martedì 26 ottobre 2010

piccolo breviario sulla legalità.


"Mafia, legalità, società, informazione, soldi, dovere. Questi e altri termini fanno sempre più parte del dibattito mediatico e del nostro vocabolario, e dare un senso alle parole è una questione di vitale importanza. Per tutti, tutti i giorni. A farlo, con dieci parole chiave che formano il percorso evocato dal titolo, ci prova una coppia inusuale, quella formata da un giudice palermitano, Mario Conte, e da un giornalista sportivo milanese, la voce del basket italiano, Flavio Tranquillo. Partendo da un’amicizia cementata dalla comune passione per lo sport e l’antimafia che va ben al di là dei rispettivi ambiti professionali, il libro prende le mosse da un processo, celebrato dal giudice Conte, in cui alla sbarra sono finiti estortori e favoreggiatori di Cosa Nostra. Dallo specifico processuale il discorso si allarga su altri mondi, a partire dalla magistratura e dall’informazione per arrivare alla vita quotidiana e alla società civile. L’idea è quella di porre le basi per un’antimafia che deve coinvolgere tutti nel nome della legalità, del senso del dovere e della responsabilità individuale, nella convinzione che coinvolgere tutti nella battaglia contro questa «malapianta» da estirpare sia l’unica maniera di fare non solo dieci, ma cento passi avanti.
Con una prefazione di Sergio Lari

Flavio Tranquillo, nato a Milano nel 1962 da padre calabrese e madre ligure, è inviato speciale per Sky Sport. Ha seguito, da radiocronista prima e telecronista poi, tutti i più importanti avvenimenti cestistici degli ultimi trent’anni in Italia, Europa e Usa. L’impatto emotivo delle stragi del ’92 lo ha indotto a dedicare sempre maggiore attenzione a chi si sacrifica nel rischioso compito di ostacolare la criminalità organizzata.


Mario Conte, nato a Palermo nel 1967, è Gup (Giudice dell’udienza preliminare) presso il tribunale della sua città. Grande appassionato di sport e giornalista sportivo mancato, è diventato magistrato all’epoca degli attentati di Capaci e via d’Amelio. Ha celebrato diversi processi di mafia, tra cui Addiopizzo quater, da cui prende le mosse il volume, e Eos. È molto attivo sul fronte della sensibilizzazione degli studenti nei confronti della legalità."

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